sabato 20 agosto 2011

Telescopico

Un pacchetto di GranCereale Croccante, verde, appoggiato vicino. Così vicino che posso toccarlo. Ma non sono i biscotti che voglio adesso. Non sono nemmeno parole di conforto, oppure un abbraccio.
E' qualcosa che è lontano da me, che non posso raggiungere allungando il braccio, per quanto mi sforzi.
Il maledetto astuccio è sul tavolo, a due metri da me. Ed io non ho il braccio lungo due metri. Maledetta evoluzione.

Lui

"Che fai?" Chiese lei.
"Invento storie." Rispose lui.
"E perchè piangi?" Insistè lei.
"Perchè sono mie. Le amo, ci credo davvero." Fece spallucce lui.
"Ma sono solo storie.." Lei sembrava perplessa.
"Lo so." Lui sembrava sicurissimo.

venerdì 19 agosto 2011

Oui, dégoût

Avevo un post semi-quasi pronto sul pranormale. Bastava dargli una sistemata e vi avrei deliziati con un estratto del mio sarcasmo. Eppure, ho trovato un'altra perla di cui parlare, ed è davvero (davvero davvero) più forte di me.

Purtroppo anche io ho faccialibro. Pochi giorni fa ho letto di qualcuno che sosteneva di aver visto Sanit Ange e lo aveva ritenuto un bel film (paragonandolo a perle ocme Silent Hill, The Orphanage e qualche altro tralaltro). Ebbene, io l'avevo già visto, sapevo che non mi era piaciuto, ma ho deciso di rivederlo per farmi un'idea più precisa. Adesso so che il mio cervello l'aveva eliminato dal database perchè è una cagata pazzesca.
Se qualcuno volesse godersi questo capolavoro di dissenteria è pregato di non proseguire, perchè sto per spoilerare ogni cosa. OGNI cosa.
Siete ancora qui?
Bene.

Siamo negli anni 50, sulle alpi francesi. Un vecchio orfanotrofio in cui va a lavorare una ragazza madre che cerca di nascondere la propria gravidanza. Non ci è dato di sapere se sia stata stuprata dai vecchi datori di lavoro, ma sappiamo essere stata picchiata ed aver subito violenze di vario genere. Ovviamente restano int re nell'orfanotrofio immenso: la ragazza madre, una vecchia e corpulenta domestica e una ragazza completamente fusa di testa che starà molto simpatica a tutti (se non altro perchè è matta ma non stupida).
Questo film parte già svantaggiato perchè è di produzione francese, mi dispiace dirlo ma i francesi gli horror non li sanno proprio fare. E da buon film francese, ci sono delle lunghe, lunghissime, immani, infinite scene silenziose sui primi piani. ODIO. Ecco cosa suscitano in me, povero piccolo telespettatore. Un primo piano della tipa che si abbraccia le spalle e fissa un punto, non fa salire in me la tensione, ma fa scendere le mie palle.
Insomma, in questo orfanotrofio ormai deserto ci sono delle entità paranormali che.. Non fanno un cazzo. Fondamentalmente si divertono di notte con i rubinetti e fanno sbattere qualche porta, oppure chiacchierano un po'.. Ma poi basta, non succede un cazzo. Dovrebbe fare paura? Hm... No.
Comunque.. La nostra protagonista, espressiva come un furetto morto essiccato al sole, decide che deve andare in fondo a questa faccenda e scoprire cos'è successo in quel'orfanotrofio. Come in ogni film con un cast composto dal 99% donne (escludiamo un fattorino che compare per circa 45 seconti in tutto), quelle che all'inizio sembravano aiutanti si rivelano essere antagoniste. Nella fattispecie la nostra amata vecchia cerca di impedire alla ragazza di scoprire cosa cazzo sia successo lì dentro. "La guerra, la guerra", dice.
A quanto pare li dentro sono morti più o meno 299 bambini arrivati subito dopo la guerra. Non si capisce di che cazzo sono morti, ma sono morti. E qui già ci aspettiamo che la protagonista trovi le tombe.. Ed invece no. Niente tombe. Niente scheletri. Niente ossicini, brandelli, piattole serpenti, nemmeno un maledetto ragno. Soltanto una mosca che si intravede durante una ripresa (c'è davvero, più o meno a 52.55, vi ci metto anche l'immagine, quel puntino nero sulla tetta)

e che l'attrice che fa la vecchia non si è scrollata. Resta il fatto che non mi spiego perchè la protagonista sia così decisa a rufolare e razzolare in tutto l'edificio.
E adesso veniamo a noi... Le case da horror.
Appuriamo una cosa: all'estero quando si compra un edificio non c'è una volta (MAI e dico MAI) che facciano il giro completo della casa prima di acquistarla. E soprattutto MAI che si facciano dare una stramaledetta piantina. Mano a mano che il film va avanti scopri botole, passaggi segreti, corridoi, stanze, doppifondi, scantinati, sottoscala... Tutto occultato così bene che a confronto Dedalo come architetto faceva proprio cagare.
Questo film da questo punto di vista è Epico.
La ragazza (quella con l'espressività del cadavere essiccato) stacca a mani nude delle piastrelle dal muro del bagno. Come se non bastasse, ancora a mani nude, inizia piano piano a disfare il muro dietro alle piastrelle come se fosse fatto di terra bagnata. E qui già di vengono dei dubbi sulla composizione di un così maestoso edificio.. Insomma, non c'è bisogno di essere ingegneri edili per farsi comparire un WTF sopra la testa.
Ma andiamo avanti. Sempre nel solito cesso c'è un grosso specchio sopra ai lavandini. Ammettiamo solo per un secondo che dietro allo specchio ci sia un'intera ala dell'edificio nascosta da quindici anni... Ma porca di quella puttana, tra lo specchio e le stanze, se è così di vitale importanza che restino chiuse, ci vuoi mettere un muro??
No.
Mi pare ovvio.
Per cui è sufficiente una torcia elettrica per frantumare lo specchio ed avere libero accesso all'ala dell'edificio chiusa. Allegramente coperta di polvere, una polvere che sembra fatta con la cenere di un caminetto. E la ragazza e la mattacchiona iniziano a girottolare per questo posto finchè.. Oh oh oh oh, la ragazza non trova un elevatore. Uno di quelli classici, un po' ascensore ed un po' montacarichi che fanno su e giù.
Dunque. Tu sei una ragazza di una ventin di anni.. Tu sei molto incinta ed hai già avuto problemi col bambino (se magari avesse evitato di tentare di abortire a cazzotti e di tenersi la pancia fasciata stretta sarebbe stato meglio), ti sei già fracassata reiterate volte cadendo a destra e a manca su dei cocci rotti.. Non sei particolarmente fortunata e scommetto che non hai fatto l'antitetanica. Quale idea geniale può venirti in mente se non quella di salire su quello stramaledetto coso e farti un viaggetto negli inferi?
Bene. Vuoi morire. Basta dirlo. Un colpo alla nuca e via..
Ma no, andiamo giù con quel coso nonostante persino la mattacchiona ti dica di non farlo...
E adesso analizziamo per bene la cosa.

Anni cinquanta. L'ascensore non è utilizzato dagli anni 40, ma è un modello a motore elettrico. Sono stati inventati nel 1880, per cui questo ci può stare. Però... C'è un però.
Facciamo rapidamente due conti. Diciamo che sia un'ascensore con una portata di 150 kg (considerando il periodo e l'inspiegabile utilizzo, oltre che le dimensioni). La velocità è stabile, questo è il vantaggio di questi ascensori ed il motivo per cui vennero così largametne usati. La teconlogia non era questo granchè per cui che velocità potrà mai aver raggiunto? Diciamo 50 cm al secondo, mi sembra una velocità vertiginosa per l'epoca considerato che funzionava a contrappesi, ma nel film garantisco che quell'ascensore va a tutta canna.
Beh.. Ho cronometrato, nella mia ossessivocompulsività 60 secondi esatti dal momento della partenza dell'ascensore all'arrivo. Da 1:14:06 a 1:15:06.
Tralasciando la pallosità della scena, facciamo due conti insieme..
Spazio= velocità per tempo, quindi v*t=s..
Quindi 0,5(v)*60(t)=30(s) ... metri... Trenta metri, ok.
Trenta metri??
La tipa è scesa di dieci piani sotto terra??
. . . . . .
Si.

Ok. Ci sono trenta metri di edificio nascosti sotto ai vostri piedi e nessuno sa che ci sono. C'è un'ala malamente murata (si fa per dire) dietro ad uno specchio in un cesso. Va bene. Basta saperlo.
Ma andiamo avanti.
Lei esce dall'ascensore e si ritrova in quello che sembra proprio un'ospedale psichiatrico. Ma voi, miei cari, avete già capito che quella non è altro che un'allucinazione.. Perchè? Ve lo faccio vedere subito perchè:.... avete mai visto un ospedale così candido e pulito?
Ecco, appunto.
Quindi, lei sta avendo un'allucinazione. E scopre che i bambini sono stati chiusi in questo ospedale, dove si presuppone siano anche morti, dato che lo infestano.. Solo che.. Non si sa che cazzo ci facessero. Non si sa se erano pazienti, se li usavano come esperimenti, non si sa NIENTE. E non si capisce perchè a un tratto lei si sdrai in mezzo ad un corridoio a gambe larghe per partorire ed i bambini-fantasma la aiutino a farlo.
Lei muore di parto, ovviamente, ed il bambino con lei, anche se non si vede. E la direttrice ed il fattorino (quello dei 45 secondi) la trovano in mezzo al corridoio..
Quello che mi ha lasciato a bocca un po' più aperta, è il fatto che la direttrice guardi l'ascensore e dica "Che ci faceva qui?"... E non prendono l'ascensore per tornare su.. Il che significa che...
Ci sono le scale! D:

Scena finale in cui vediamo la mattacchiona che vede i fantasmi dei bambini, e della ragazza che allatta, ma questa era più che scontata.
Bene.
Anche questa cagata è fatta.

lunedì 15 agosto 2011

Orabrush!

Io volevo proprio, volevo tanto scrivere un post serio. Solo ceh cercando una musica che mi facesse da degna colonna sonora per l'argomento (che avevo anche già trovato), mi sono imbattuto in questo:

http://youtu.be/nFeb6YBftHE