venerdì 15 marzo 2013

8 marzo sta ceppa di ... (L)

"Le donne si sentono in dovere ogni anno di festeggiare il fatto che sono munite di vagina, come se fosse un merito. ci sei nata sorella e probabilmente non hai fatto un cazzo per meritarti i presunti diritti che vuoi. Perchè  siccome siamo tutti uguali io sono donna, pretendo di fare le stesse cose che fa un uomo ma partendo avvantaggiata (e tu non devi nel modo più assoluto farmi notare o peggio pesare la cosa), o comunque pretendo che venga notato che sto facendo quello che fanno gli uomini, in virtù del fatto che abbiamo gli stessi diritti, ma a me devi riconoscere che mi sto impegnando."

Hating humanity.

mercoledì 23 maggio 2012

The game

Se ne stava lì con i suoi occhioni azzurri sgranati.
Non era bello, non era brutto, ma quando ti fissava ti veniva da parlare.
Dicevano che fosse un ottimo ascoltatore.
Era un ladro, ma nessuno se ne accogeva in tempo.
Potevi stare ore a parlargli, lui parlava poco ma se ne stava lì, a fissarti, con un sorriso appena accennato. Sbatteva di rado le palpebre, sembrava che ti entrasse dentro con lo sguardo. Ti veniva naturale di raccontargli le cose.
A lui non importava poi molto, ma sapeva di fare bene quello che faceva.
Poco a poco, senza che tu te ne accorgessi si infilava nei tuoi panni e ti diceva le cose esattamente come tu avevi bisogno che le dicesse. Non ti importava più se erano cose fstidiose, se ti dava ragione o torto. Parlava poco, ma sembrava che dicesse solo la cosa giusta.
Lo faceva per il tempo sufficiente che gli serviva, perchè tu restassi lì a guardare. Lui giocava.
A volte era divertente per lui, perchè ti convinceva di cose a cui non avresti mai pensato, e riusciva a farti credere di essere stato tu a pensarle.
Ti convinceva che quella era farina del tuo sacco, non del suo.
Ti spogliava poco a poco di te stesso, e ti copriva con le sue parole, con le sue idee.
E tu eri contento, ti sentivi compreso, aiutato.
Ed invece era un gioco.

lunedì 21 maggio 2012

Scusa, ma ti chiamo dopo. Ho da fare.

Interrogommi sul linguaggio delle novelle generazioni, la selezione di alcune lettere da usare sulla tastiera, escludendone altre.
Finchè non ritrovommi alle prese con una tastiera anarchica.
Ecco come tutt è nizt. forse.
non ho questa certezz, m sent l diferenz con l ami tastiera... e tanto tanto...
 vo, che v chiederete come cazzo ho scritto l prim rg o due correttamente:
ebbene, premendo sui tasti come s li martellassi.
che po mi chied, perchè riesco a scrieve una prla come "martellass" senz che mi dia particolari problemi, mentre il resto esce quasi in bimbominkis?
maledizion.
cmunque, av  tutt voi.
sono ancora vivo.
per dess.

mercoledì 14 marzo 2012

Il diavolo dentro

Il vaticano può dormire sogni tranquilli.
Questo film è una cagata pazzesca.


Ho visto una quantità di film improponibile, spesso cerco le stronzate intenzionalmente.. E sapevo perfettamente che questo film sarebbe stato una schifezza.. Ma supponevo che si salvasse almeno su un fronte. E non avrei mai creduto di poterlo dire ma.. Persino Paranormal Activity forse è fatto meglio di questo.
-Cast: 1 .. Grazie della partecipazione, tornate pure da dove siete venuti.
-Regia: 0,5 .. Se non c'avete i soldi, non lo fate. I finti documentari con la ripresa in Pow hanno strarotto il cazzo.
-Effetti Speciali: 2 ... Non raggiungono la sufficienza, ma si sono sdati. Hanno assunto una contorsionista ed hanno comprato qualche paio di lenti a contatto professionali.
-Fotografia: 1 .. Sapete perchè negli horror va via la luce? Perchè nun c'hanno li sordi mortacci loro!
-Storia: 0 .. E prenderei a testate il muro. E' sempre la solita pallosissima storia. C'è la possessione demoniaca, c'è qualcuno che schiatta, c'è l'ultimo che viene posseduto che fa secchi gli altri. E io li odio i film yankee ambientati in italia. Dal loro punto di vista possiamo essere in due modi: bizzarri villici bifolchi ubriaconi e puttanieri, oppure bizzarri villici bifolchi cortesi ed incredibilmente acculturati che parlano un inglese sciolto. E puttanieri. 
Regà.. C'avete rott'er cazzo.

Il voto complessivo di questo film suppongo che sia 1 su 10. 
Bella prova tigre!

sabato 25 febbraio 2012

Mi è oscuro...

..Il motivo per cui su Horror Channel debbano trasmettere dei semi pornazzi.
Che di horror non hanno niente.
Tettone bionde su spiagge assolate a mo' di Los Angeles...
E fottuti costumi scosciatissimi e iper colorati maledettamente anni ottanta.
Ah, la biondona a cui abbiamo fatto una mammografia poco fà sta venendo strangolata con una corda.
Il biondone pompatissimo verrà senza dubbio accusato dell'omicidio.
Perchè non capiscono che è troppo stupido per pensare di poter uccidere quella con cui ha scopato nella sua lussuosa villa, prima che lei cerchi di spillargli soldi?

lunedì 6 febbraio 2012

In quanti mi odieranno per questo

Ho un post pronto. O meglio, è solo da riscrivere al pc, perchè quando mi prende l'ispirazione a volte non sono al computer e scrivo dove dovrei prendere appunti. Poi la gente mi chiede gli appunti e sono piuttosto in imbarazzo a dargli i quaderni. Insomma, già scrivo in cirillico, poi in mezzo alle scritte in cirillico ci trovano svarioni, è normale che mi guardino storto. Non solo perchè ho la cresta e pure i dreadlocks.
Ah, ora che ci penso, di post pronti ne ho due. Dovrei solo attraversare tutta la casa per procurarmeli, ma sfortunatamente mia sorella dorme nelal stessa stanza in cui io ho il quaderno incriminato. Dovrete accontentarvi.

Notizia della serata:
"Europei di Calcio 2012: UCRAINA VERGOGNA MONDIALE Una barbarie incredibile che si sta perpretando in Ucraina dove e’ in corso un assurdo sterminio per eliminare migliaia di innocenti cani in vista dello svolgimento dei campionati Europei di Calcio Polonia Ucraina 2012.
Incredibile il silenzio da parte di tutti gli stati e di tutti i calciatori che assistono impassibili a questa vergognosa carneficina che sta andando avanti da quasi un anno.
Intanto l’opinione pubblica si sta via via mobilitando e la rabbia aumenta per cercare di proteggere queste innocenti creature ed e’ anche in corso una campagna di boicottaggio nei confronti di questa dimostrazione di incivilta’ di un intero Paese come l’Ucraina.
Sono state riportate testimonianze dirette di persone che hanno assistito ad atti di indicibili barbarie compiuti da parte di cittadini e anche da forze dell’ordine. Cani e gatti sgozzati o bruciati vivi nei forni crematori mobili con la scusa degli Europei di Calcio, ma con lo scopo evidente di ottenere le ricompense che vengono messe in palio dallo Stato ucraino per ogni animale ucciso. Petizione online per sollecitare il governo Ucraino a sospendere questa barbarie
Neppure la Uefa si e’ mostrata sensibile al dramma che si sta attuando in Ucraina e il suo Presidente Michel Platini, interpellato dalle associazioni animaliste affinche’ intervenisse, ha inizialmente dichiarato che non era un problema di competenza della Uefa e solo dopo molte insistenze e minacce di boicoittaggi l’Uefa si sarebbe limitata ad affermazioni di circostanza con poca o nulla efficacia.
Intanto la carneficina sta andando avanti tra lo sgomento di tutti gli amanti degli animali che si sentono impotenti di fronte a cosi’ tanta cattiveria e incivilta’ da parte di un Paese come l’Ucraina che punta addirittura ad entrare nell’ Unione Europea!"

Beh, io le partite di calcio non me le vedo comunque, viva il Rugby.. Ma dato che amo la polemica, mi pongo una domanda.
Se lo sterminio fosse di topi o di piccioni tutta questa indignazione ci sarebbe?
Ed è sempre la stessa storia. Salviamo gli agnellini a pasqua. Salviamo i cuccioli di foca. Salviamo i cerbiatti, salviamo i gatti ed i cani.
E il resto degli animali vabbè, vaffanculo... Mica posso salvare tutti. Prima mi preoccupo di quelli coccolosi.
Per cui mangio bovini, ovini, pollame, maiale, rane, piccioni, selvaggina e tutto quello che è trovabile in commercio.. Ma i cani.. Oh, i cani no. Quelli mi scodinzolano.

domenica 18 dicembre 2011

Zuppa di Ranocchie: Capitolo 1 Stagione 1

Un professore entrò in classe. Si fermò alla cattedra, osservò gli studenti da dietro i suoi occhialetti con la montatura metallica e sorrise. Non era un cattivo professore, le sue lezioni erano interessanti, agli studenti piaceva. Quasi tutti. Si chiamava Walter Corradi, e gli amici più cari (e di conseguenza più stronzi), lo avevano ribattezzato simpaticamente WC.
Si sedette in cattedra e iniziò la lezione di lettere.
In realtà era un professore di geografia, ma doveva insegnare lettere, matematica, inglese, educazione fisica, storia, storia dell'arte e geometria. Non religione, perchè religione la insegnava un prete.
"Ragazzi, oggi vi racconterò una storia. E' la storia di un ragazzo come voi, solo che lui era povero, zoppo, gobbo, cieco, balbuziente, sordo da un orecchio e con una calvizia precoce. Era un roito, insomma. Era talmente brutto che quando andò al lago del brutto anatroccolo vomitarono tutti gli animali e smisero di prendere per il culo il brutto anatroccolo, che da quel giorno gli apparve come un cigno nero. Era così brutto che a confronte le sorelle cattive di Cenerentola sembravano Olivia Wilde e Megan Fox. Era pure povero, per cui non se lo inculava nessuno, non aveva nemmeno uno straccio di fidanzata interessata ai soldi che ci stava. Non era sensibile, anzi era un cinico convinto, per cui stava sul culo a tutti. Era pure ateo, nemmeno ai preti e alle suore faceva pena. Anzi, lo cecchinavano con le palline di legno dei rosari, che gli sputavano addosso dai piani più alti delle abbazie e dei monasteri sotto a cui passava. Era anche allergico agli animali, per cui non aveva nemmeno un cane, un gatto. Una volta gli regalarono un pappagallo che imparò qualche parola come 'Va-va-va-vaf-ffan-cu-cu-culo". Ma lui la prese malissimo e lo mise nella boccia del pesce. Tanto il pesce rosso era già morto, per sbaglio l'aveva messo nella gabbia del pappagallo.
Ovviamente, aveva deciso di entrare in politica, solo che essendo cieco, balbuziente e sordo da un orecchio non se lo prendeva nessuno. Non aveva amici in alto, nemmeno Dio, perchè appunto era ateo. Era uno sfigato, ma non era razzista. Odiava tutti senza discriminazioni. Non aveva difetti di pronuncia, ma per sfizio fingeva di avere la lisca, per poter sputare addosso ai pochi a cui riusciva a rivolgersi. Le commesse in particolar modo, che non potevano sottrarsi. E lui parlava solo con parole complicate, lo faceva appositamente per avere più difficoltà e poter sputare ancora di più.
Era uno stronzo antipatico e cesso. Quelli che lo conoscevano si chiedevano perchè fosse al mondo. Lui no, non glie ne fregava niente, c'era, per cui ci rimaneva. Non vedeva il lato positivo delle cose, ma era dotato di molta autoironia. Il problema era il resto dell'ironia, era sprezzante con tutti e conosceva più parolacce di quante non ne conoscesse il più anziano scaricatore di porto della città. E quella città non aveva un porto."
Il professore fece una pausa quando uno degli studenti alzò la mano, chiedendo "Prof, posso uscire?"
Al che, il professore fissò intensamente lo studente per qualche momento. Finchè il ragazzo non iniziò a fumare. Si era innescato un processo di autocombustione che stupì anche il professor WC.
Solo che quella era una scuola pubblica, non avevano più i soldi per gli estintori. Non avevano potuto pagare la bolletta per mancanza di fondi. In compenso le finestre si erano rotte e fuori pioveva, per cui lo studente si lanciò fuori dalla finestra per spegnere le fiamme.
Erano al quinto piano, e atterrò sul cassone di un camion parcheggiato lì sotto. Era il camion dei pompieri, perchè il tetto di una delle aule era appena crollato.
Cercarono il preside, ma non lo trovarono. Era appena morto nello scantinato, perchè un cavo scoperto si era bagnato, e lui era rimasto fulminato tentando di nascondere la cosa.

martedì 8 novembre 2011

Mani e ninnoli

Non vedo che una striscia del suo viso. Sta sopra di me, maneggiando gli attrezzi. Mi fissa con occhio clinico. Lo stesso sguardo che ha un idraulico che deve smontare un tubo. E' silenzioso, e io sto lì, non posso muovermi. Tra poco non potrò più nemmeno parlare, metà del mio viso è già paralizzato. Inspiro, i miei occhi scivolano dalla sua spalla al suo polso. Guardo quella striscia di carta plasticata che lo circonda, leggo la piccola scritta che c'è sopra.
"E' il braccialetto di oggi della fiera Taldeitali?"
Non so perchè lo chiedo.
"No, è quello di ieri.. Ci sei stato? Bello eh?"

Parliamo per qualche momento, prima che torni ad infilare le mani nella mia bocca, perforando, trapanando, modellando. Mi avverte che mi farà un po' male, prima di agganciare un perno d'acciaio chirurgico alla gengiva. Si, fa un po' male in effetti.

Ed è nel momento esatto in cui lui mi risponde "no è di ieri", che non riesco più a pensare che forse ci siamo già incontrati in un contesto differente. Penso solo che lui ha le dita infilate nella mia bocca, con una parvenza di impeccabile pulizia, e poi ha un braccialetto di carta allacciato al polso da due giorni. 

Fucking bacteria in my mouth