Le persone. Fondamentalmente stupidi animali egoisti ed egocentrici, anche se si riempiono la bocca di belle parole o di preziosi significati. Per esempio.. Poniamo il caso che tu sia una persona un pochettino fuori dagli schemi più comuni (si, io penso che la gente risponda a delle categorie per la maggior parte dei casi).
Resta il fatto che tu non appartieni a nessun sottogruppo "standard", ma si instaurano quei soliti meccanismi di sempre per cui arriva qualche sapiente che si sente in dovere di sviluppare un rapporto con te. O perchè sei stato il suo miglior psicologo gratis del momento, o perchè non accettano il fatto che tu non sia un libro aperto con tutti, o perchè non accettano il fatto che no, non sei un duro con il cuore tenero, è che proprio sei circondato da esserini che consideri qualcosa come cavie da laboratorio
Così un sacco di gente ti riempie di domande per fingere di instaurare un rapporto palesemente finto dall'inizio della storia, prima categoria, che per quanto mi riguarda è eliminata a prescindere, croce sopra.
Poi ci sono persone che cercano di osservarti, ti fanno qualche domanda e ti studiano così evidentemente che.. Sapete il classico (si fa per dire) tipo che va a pedinare qualcuno di notte vestito catarifrangente dalla testa ai piedi che suona delle trombette? Ecco. E' un insulto alla mia intelligenza anche solo farlo illudere che sta riuscendo nel suo operato.
Buona parte parte delle persone appartengono alle prime due categorie..
Poi c'è il terzo gruppo, quello epico, in cui si ritrova la maggior parte della popolazione planetaria: gente a cui non glie ne frega un cazzo, ma siccome hanno lo smodato bisogno di spiattellare i cazzi propri al mondo, poi si sentono in dovere (e ci provano gusto) a sentire i cazzi altrui. E non è che ascoltano.. Loro pretendono con arroganza di arroccarsi il diritto di darti consigli assolutamente fuori luogo, perchè partono dal loro punto di vista e non si schiodano da quel centimetro nemmeno se gli dimostri che sono in piedi su un uovo unto. E con quella loro aria fintamente impregnata di esperienza, con quel loro fissarti ed annuire come se sul serio avessero una minima idea di quello di cui stai parlando, sono un ottimo esempio di fauna.
Si, esatto, fauna. Sono caratteristici, come quando un turista americano viene in italia e ci considera villici caratteristici, simpatici e casinisti che bevono e mangiano.. Ecco, io villico intrattabile osservo queste persione, che mi si scompongono davanti. Attenzione, non ho detto decompongono, ho detto scompongono. E' come se parola per parola, con quei piccoli ma percettibili movimenti dei loro muscoli facciali mi stessero comunicando tutto quello che le loro boccucce non dicono. Altro che Lie tu Me, mi fa una sega Lie to Me a me. Li/le (soprattutto le) fisso, popolo dalla dubbia espressività e dalle sporadiche connessioni neuronali. Loro, carne da frasi fatte e citazioni diffuse ed abusate che nemmeno capiscono. Quelli là, contenitori di banalità messe insieme alla meno peggio, succhiatori di parole egocentrici e perbenisti, finti ribelli e finti libertini. Vi odio, vi odio più o meno tutti... Però non siete propriamente inutili. Mi diverto abbastanza con voi, a volte. Non è che siate propriamente iposviluppati, è che siete scontati e potenzialmente assuefatti alla manipolazione in un modo tale che.. Dio, è fin troppo facile -risata perfetta-.
Se il karma non ti colpirà, lo farò io. SARCASMO: l'abilità di insultare un'idiota senza che lui se ne accorga.
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
Sbattere e montare
Che poi alle volte mi vengono degli attacchi assurdi in cui non so proprio cosa mi prende.
E allora mi infilo in cucina, inizio a rovistare tra gli scaffali, cerco ingredienti e inizio a cucinare.
Così il primo giorno faccio le tigelle, il secondo giorno tento con le zeppole, che non vengono. Soltanto che mi è avanzato un sacco di albume, e come si può usare l'albume? Si usa per fare una delle cose più difficile da fare che possano venire in mente. Le meringhe. Che non mi sono mai venute.
Così, dicevo, le zeppole sembrano testicoli di gatto bruciacchiati, non sono lievitate per niente e le abbandono in una cofana. Ma ho finito lo zucchero a velo.
Prendo il mortaio, e inizio a pestare lo zucchero. Me ne servono due etti.
E pesto, pesto, pesto.
Pestare è faticoso.
Poi inizio a sbattere gli albumi.
Prima pesti e poi sbatti, unisci metà dello zucchero e monti.
E monti, e monti e monti, e senti le tue braccia che dopo un po' ti chiedono "Ma hai intenzione di continuare ancora per molto?"
E tu gli rispondi di si, che è proprio quello che ti serve.
E monti, e monti, e monti. Finchè non è una spuma a cui devi accorpare il resto dello zucchero che hai pestato.
Ti tremano così tanto le braccia che basta che tu stia fermo con un mestolo dentro alla cofana, sembra che si mescoli tutto da sè.
Poi prendi la siringa per dolci, zeppi il composto dentro e inizi a sparpagliare mucchietti a caso sulla teglia coperta dalla carta da forno. Tante graziose cacche bianche che ti guardano.
Inizi a cantare la sigla del dottor Slump e metti in forno.
E aspetti.
Aspetti, aspetti, aspetti, aspetti, ti rompi le palle e aspetti.
Decidi di farti una doccia, non appena ti insaponi i capelli squilla il telefono.
"Sono al semaforo, ho fatto un po' di spesa, mi serve una mano."
"E io sono nudo, sotto la doccia e pensavo foste ancora a Firenze. Mi servono cinque minuti, se mi avessi avvisato mi sarei fatto trovare pronto."
Così adesso ho voglia di tagliarmi i capelli.
Cosa c'entra? Niente.
Non sempre serve un filo conduttore alle cose. A volte basta un filo, altre volte serve di rame, perchè il rame è un conduttore. Dopo questa battuta accetto gli sputi in faccia, me lo merito.
E allora mi infilo in cucina, inizio a rovistare tra gli scaffali, cerco ingredienti e inizio a cucinare.
Così il primo giorno faccio le tigelle, il secondo giorno tento con le zeppole, che non vengono. Soltanto che mi è avanzato un sacco di albume, e come si può usare l'albume? Si usa per fare una delle cose più difficile da fare che possano venire in mente. Le meringhe. Che non mi sono mai venute.
Così, dicevo, le zeppole sembrano testicoli di gatto bruciacchiati, non sono lievitate per niente e le abbandono in una cofana. Ma ho finito lo zucchero a velo.
Prendo il mortaio, e inizio a pestare lo zucchero. Me ne servono due etti.
E pesto, pesto, pesto.
Pestare è faticoso.
Poi inizio a sbattere gli albumi.
Prima pesti e poi sbatti, unisci metà dello zucchero e monti.
E monti, e monti e monti, e senti le tue braccia che dopo un po' ti chiedono "Ma hai intenzione di continuare ancora per molto?"
E tu gli rispondi di si, che è proprio quello che ti serve.
E monti, e monti, e monti. Finchè non è una spuma a cui devi accorpare il resto dello zucchero che hai pestato.
Ti tremano così tanto le braccia che basta che tu stia fermo con un mestolo dentro alla cofana, sembra che si mescoli tutto da sè.
Poi prendi la siringa per dolci, zeppi il composto dentro e inizi a sparpagliare mucchietti a caso sulla teglia coperta dalla carta da forno. Tante graziose cacche bianche che ti guardano.
Inizi a cantare la sigla del dottor Slump e metti in forno.
E aspetti.
Aspetti, aspetti, aspetti, aspetti, ti rompi le palle e aspetti.
Decidi di farti una doccia, non appena ti insaponi i capelli squilla il telefono.
"Sono al semaforo, ho fatto un po' di spesa, mi serve una mano."
"E io sono nudo, sotto la doccia e pensavo foste ancora a Firenze. Mi servono cinque minuti, se mi avessi avvisato mi sarei fatto trovare pronto."
Così adesso ho voglia di tagliarmi i capelli.
Cosa c'entra? Niente.
Non sempre serve un filo conduttore alle cose. A volte basta un filo, altre volte serve di rame, perchè il rame è un conduttore. Dopo questa battuta accetto gli sputi in faccia, me lo merito.
venerdì 9 settembre 2011
Everybody scream
Mi si accumulano Bozze che probabilmente non concluderò. Ma non tiro fuori niente di completo e nuovo.
Potrei parlarvi di Otello, di Amleto, della melanconia.
Ma che palle.
No.
Ci riprovo più avanti.
Adesso ho sonno e sto ascoltando Marilyn Manson da tutto il giorno.
Andrò a letto..
Chissà, magari sognerò di nuovo di sputare in faccia a qualcuno che mi ha fatto arrabbiare.
Ps. si, l'ho sognato davvero. Uccido anche nei miei sogni, sempre gente che mi rompe i coglioni.
Questa cover è fantastica..
Potrei parlarvi di Otello, di Amleto, della melanconia.
Ma che palle.
No.
Ci riprovo più avanti.
Adesso ho sonno e sto ascoltando Marilyn Manson da tutto il giorno.
Andrò a letto..
Chissà, magari sognerò di nuovo di sputare in faccia a qualcuno che mi ha fatto arrabbiare.
Ps. si, l'ho sognato davvero. Uccido anche nei miei sogni, sempre gente che mi rompe i coglioni.
Questa cover è fantastica..
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